La rivoluzione del desiderio/2 – Scritti di Guy Hocquenghem (1970-1980)

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Il secondo di tre opuscoli dedicati alla riscoperta della traiettoria politica e teorica del gruppo francese F.H.A.R. (Fronte Omosessuale di Azione Rivoluzionaria) e di uno dei suoi protagonisti, Guy Hocquenghem, con la riedizione di testi introvabili da tempo e la traduzione di testi finora inediti. Hocquenghem è considerato oggi uno dei precursori delle teorie queer, se non di una lotta anti-civilizzazione, per la rottura che porta ai modelli prestabiliti della politica, la sua decostruzione delle categorie identitarie, la concezione fluida del desiderio, e la proposta di un’omosessualità che miri alla distruzione dell’ordine capitalista borghese. In questo secondo opuscolo della serie “La rivoluzione del desiderio” viene approfondito il percorso teorico di Hocquenghem, che non si esaurisce nel FHAR ma lo oltrepassa proprio attraverso l’esercizio di una critica rispetto a quel percorso.

La rivoluzione del desiderio/1 – FHAR “Rapporto contro la normalità” (1971) estratti

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Il primo di tre opuscoli dedicati alla riscoperta della traiettoria politica e teorica del gruppo francese F.H.A.R. (Fronte Omosessuale di Azione Rivoluzionaria) e di uno dei suoi protagonisti, Guy Hocquenghem, con la riedizione di testi introvabili da tempo e la traduzione di testi finora inediti.
Il FHAR fu, insieme al Fuori! in Italia, uno dei primissimi gruppi omosessuali rivoluzionari europei, figlio del fermento di corpi e idee che animò i primi anni ‘70, della rivolta di Stonewall, del Sessantotto francese, della lotta di classe diffusa ovunque. Froci, lesbiche e travestiti irruppero con scompostezza nel mondo della sinistra extraparlamentare mettendone a nudo l’autoritarismo e il moralismo, e inaugurando nuove modalità di concepire il rapporto tra politica e desiderio, tra oppressione capitalista e repressione sessuale, tra corpo e linguaggio.

Donne al rogo. La caccia alle streghe in Europa, le enclosures e l’ascesa del capitalismo

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Comprendere i processi alle streghe del sedicesimo e diciassettesimo secolo è fondamentale per comprendere l’ascesa del capitalismo, della famiglia e del potere della medicina, l’origine della moderna divisione tra generi e la nostra relazione con il corpo. L’enorme importanza e l’impatto del fenomeno della caccia alle streghe sono spesso trascurati non soltanto nella storiografia ufficiale ma anche negli ambienti radicali. Questa breve panoramica approfondisce le implicazioni economiche, sociali e ideologiche e le conseguenze del massacro di donne che ebbe luogo durante lo sviluppo del capitalismo e della scienza moderna.

Piante gaie

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Un opuscolo per persone queer o trans che hanno relazioni con le piante. Un’originale raccolta di testi su erborismo trans-friendly, storia dell'(etero)sessualizzazione delle piante in occidente, riflessioni nichiliste, racconti e risorse magiche…

Gouixx – opuscola lesbica e femminista per la riduzione dei rischi (ma non solo…)

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Una guida diretta alle lesbiche e a chi fa sesso con le donne, per la prevenzione dei rischi di trasmissione di infezioni sessuali. In realtà questi materiali parlano anche di tanto altro, del rapporto con i nostri corpi, di sessualità consapevole, di desideri, del piacere e della prevenzione, tematiche che riguardano chiunque indipendentemente dalle preferenze sessuali.

Alcol e cultura dello stupro

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Testimonianza di una femminista/antifascista bulgara comparsa nel 2012 sui legami tra cultura dell’alcol e cultura dello stupro.

Il fatto di esser ubriac* non legittima la partecipazione alla cultura dello stupro e non ho nessuna voglia di vivere in una società/scena/giro che accetta degli abusi sessuali, verbali o fisici. Non ho voglia di dovermi rassegnare, di dover lasciare il posto dove sono, ancor di più se non sono io il problema. No, il problema non sono io, né l’alcool, ma ciò che facciamo di noi. Quello che ci infliggiamo collettivamente sottomettendoci alla prassi della cultura alcolica.”

Non nasciamo maschi. Cinque saggi per ripensare l’essere uomo nel patriarcato

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Cinque testi per riflettere sulla decostruzione della mascolinità patriarcale, per costruire un’altra mascolinità, libera da oppressione e violenza.

Gli uomini imparano ad essere uomini. Non nasciamo machisti, impariamo a riprodurre il patriarcato attraverso il sessismo, l’omofobia, il fallocentrismo, l’eteronormatività. L’importante è che questi insegnamenti possono essere disimparati, il che implica necessariamente una lotta politica”.
Klaudio Duarte

Il terzo genere nel mondo non occidentale

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Con l’espressione “terzo genere” si cerca di descrivere tutti i soggetti il cui sesso, genere, ruolo di genere, espressione di genere o orientamento sessuale non rientra in uno schema binario ed eterosessista di maschio/femmina e maschile/ femminile. Il termine “terzo” sta ad indicare un generico “altro”; in alcune civiltà infatti gli antropologi hanno riscontrato l’esistenza di quattro, cinque, sette o più generi. “Terzo” sta anche ad indicare la rottura della dicotomia, la messa in crisi del modello dei due generi opposti e complementari. Può indicare un ampio spettro di soggettività: persone di entrambi i generi, di nessun genere, di sesso/genere opposti, androgine, in continuo movimento da un genere all’altro o di un genere indipendente e diverso dai due soli riconosciuti, maschio e femmina. Mentre nel mondo occidentale l’esistenza di persone che non rientrano nei parametri tipici di sesso e genere maschio/femmina è da secoli resa diffi cile attraverso l’emarginazione e lo stigma sociale, in molte tradizioni non occidentali è possibile notare una maggiore apertura verso questo tipo di realtà.

Queerizzare l’eterosessualità

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Queerizzare l’eterosessualità
di Sandra Jeppesen

Una riflessione sull’importanza delle pratiche e delle teorie queer per la liberazione delle persone eterosessuali dagli standard normativi delle relazioni intime, dalle amicizie alle sessualità. Queerizzare l’eterosessualità, senza appropriarsi del termine ma piuttosto agendo come alleatx e integrando le idee queer con la pratica, serve inoltre a svelare la totale inadeguatezza delle categorie dell’omosessualità e dell’eterosessualità nel descrivere la vasta gamma di sessualità che ci si aprono di fronte una volta iniziata l’esplorazione oltre l’eteronormativo. Queerizzare l’anarchismo è allo stesso modo cruciale per mettere in campo modalità di critica e azione veramente rivoluzionarie.