FURIOSE e altre storie di rivolta frocia

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“Se l’essere vittime e l’isolamento sono le uniche cose che condividiamo, allora abbiamo già perso. Ma per quelle di noi che condividono il desiderio di rifiutare i loro giochi ed i loro ruoli, è nell’attaccare questa società che ci ritroveremo e sicuramente non saremo mai da sole. Non “migliorerà”, non c’è futuro per noi in questa società: quale miglior motivo per prenderci quello di cui abbiamo bisogno? Ogni volta che una di noi riempie di botte un picchiatore omofobo, ruba soldi per comprare a tutte le amiche gli ormoni di cui hanno bisogno, riempie di colla le serrature di un negozio razzista o transfobico che ci ha licenziate, abbiamo dimostrato che la distruzione del mondo che ci rende miserabili è possibile, abbiamo costruito un collegamento e mostrato le alle altre che non siamo da sole”.

[estratto da “Lettera a chi si ribella al genere”]