Fucking trans women

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La sessualità trans è una cosa complessa, bella e sfaccettata. I numerosi stereotipi alimentati senza nessun particolare ordine di priorità dal porno mainstream, dalla società cisnormativa, dalle istituzioni patologizzanti non fa che renderla ancora più complessa, al punto di alienare le persone trans dalla loro stessa sessualità. Abitare un corpo che ha attraversato molteplici pubertà è un’esperienza meravigliosa ma, come per ogni pubertà che si rispetti, manca un “manuale di istruzioni”, e in questo caso manca in modo ripetuto e perpetuo.
Quando manca lə cuginə più grande a cui andare a chiedere, l’internet è saturo di rappresentazioni aberranti che ti ritraggono come una chimera del sesso, e le persone che hanno in carico gli aspetti medicali della tua sessualità fanno spallucce e ti confinano in una lettura che lascia spazio solo alla disfunzionalità e mai al desiderio, è facile finire per chiedersi: “ok, come si scopa con questo corpo?”. E quando anche si potrebbe far buon uso di un po’ di esperienza empirica (i.e. quando si finisce a scopare), ci si ritrova spesso a spiegare allə partner “ok, devo spiegarti come si scopa con questo corpo”.

Questa zine è un tentativo di fare un po’ di luce su una sessualità che viene sistematicamente misrappresentata. Cosa fare di un corpo i cui stimoli sessuali si rimappano? Hic sunt leones: Servono dei riferimenti, e questa zine ne è piena.

L’esigenza di tradurla viene dal desiderio di renderla accessibile ad una comunità (quella italiana), che solo da poco sta sviluppando degli strumenti di condivisione dei saperi, che a volte risultano acerbi. La speranza è che questa zine contribuisca non solo al sapere collettivo, ma che inneschi nuove discussioni, nuove esplorazioni, nuove rappresentazioni. È uno stimolo a prendere atto delle (tante) cose che non vanno, a problematizzarle, a risolverle.

Non è una zine per sole persone trans, non è una zine per sole persone trans+amanti (anche perché tuttə potreste trovarvi coinvoltə in un affaire con una persona trans!), è una zine per tuttx, per chiunque abbia voglia di ripensarsi, di colmare le (troppe) lacune sul lessico e sul significato costruito attorno ai corpi trans, ritrovando ed inventando il proprio.
Il ricavato della distribuzione di questa zine andrà esclusivamente destinato a casse di solidarietà trans e per persone queer in lotta.

In solidarietà con MARIUS MASON, detenuto trans anarchico ecologista e antispecista

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Marius Mason è un anarchico, ecologista e antispecista che sta scontando quasi 22 anni di carcere per atti di danneggiamento della proprietà realizzati in difesa degli ecosistemi. Ha fatto coming out come persona trans nel 2014, e da allora si è mobilitato da dentro il carcere anche per l’avanzamento delle rivendicazioni delle persone trans, oltre che per accedere al proprio percorso di affermazione di genere. In questo opuscolo viene rinarrata brevemente la sua storia, ed è inclusa la traduzione del suo ultimo scritto redatto in occasione dell’11 giugno 2024, Giornata internazionale di solidarietà allx prigionierx anarchicx di lunga detenzione.

Come gestire una situazione di crisi, a cura di Neuroqueer Collettiva

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Questo opuscolo è stato realizzato da persone neurodivergenti che hanno esperienza diretta delle situazioni descritte: attacchi di panico, meltdown, shutdown. La guida è stata pensata per chiunque senta la necessità di informarsi e provare a costruire dal basso una forma di sapere pragmatico, oltre che teorico, sulla gestione di episodi di crisi e malessere, in un’ottica di autogestione dei luoghi che attraversiamo. Questo perchè crediamo nella possibilità di rendere accoglienti e maggiormente attraversabili certi spazi, come gli spazi occupati e/o autogestiti,  anche per chi è strutturalmente escluso da quei momenti e contesti di socialità che la società del consumo costruisce e mette a disposizione.

La dura sorte. Una novella trans distopica, di Malika B.

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“Scioperi, blocchi, cortei selvaggi”. Lo slogan fu ripetuto più volte. Le scarse forze di polizia sarebbero state presto sopraffatte se l’incantesimo si fosse avverato.

In questa storia breve, due ragazze trans si incontrano, si piacciono e combattono l’idra fascista in una Francia distopica, non troppo distante dalla realtà.

Audre Lorde. Raccolta di poesie scelte

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Materiale analitico sul capitalismo, il sessismo, l’omotransfobia e il razzismo in chiave anarchica se ne trova e ben venga che continuino ad esserci persone che utilizzano questa modalità ma, ora più che mai, c’è bisogno anche di materiali che escono dalla logica dei discorsi. Contenuti che sorpassando l’analisi colpiscano direttamente la nostra pancia permettendoci di viaggiare nel mondo delle sensazioni e delle emozioni. E’ per questo motivo che abbiamo pensato di raccogliere in un opuscolo alcune poesie di Audre Lorde, poetessa nera lesbica e femminista.

Mitopoiesi trans

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“Mitopoiesi TRANS: il potere trasformativo del sistema corpo-mente” tiene insieme esperienze di politica queer dal basso, pratiche artistiche e racconti individuali. Un assemblaggio di visioni che restituisce la complessità di esperienze dei corpi trans e dei corpi trans non binari. La forma scelta è un impasto creativo, materia viva che si trasforma ad ogni sguardo, che può essere aperta e letta a partire da qualsiasi punto. Il tono è confidenziale e permette di entrare con tatto nelle contraddizioni, sottolineando così il valore salvifico e rivoluzionario delle relazioni politiche che intessiamo.

N.d.a.:
Sono Lud, persona trans non binaria e terrona. Ho piacere nel condividere questo lavoro in uno spazio accessibile a tuttx, digitale e di lotta. Nonostante ciò, sono molto legato alla versione cartacea, che permette di riconoscersi e scambiarsi esperienze. Se sei unx singolx o una realtà che vuole contribuire al progetto e immaginare una presentazione e chiacchiera di persona ne sarò felice. Puoi scrivermi qui: lud.o@anche.no

Critica alla PrEP

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Non ha senso, né è giustificabile dal punto di vista della salute pubblica, identificare e isolare preventivamente un settore sano della popolazione ed esporlo al trattamento PrEP per evitare una probabilità di infezione da HIV, sostenendo che sia ad alto rischio a causa del modo in cui ha rapporti sessuali, quando sono già disponibili misure più efficaci, sicure e accessibili, tenendo conto del danno certo e prevedibile a cui saranno sottoposte la salute e la vita di queste persone, ed essendo dimostrato che la PrEP non è né efficace, né sicura, né necessaria.
Da tempo la comunità gay sta venendo usata come soggetto di sperimentazione e bacino di utenza per tutta una serie di vaccini e profilassi sanitarie che fanno la ricchezza delle multinazionali farmaceutiche: le associazioni LGBTQIA+, con scarso spirito critico, non fanno altro che spingere i propri associati a vaccinarsi contro ogni sorta di malattia o presunta emergenza sanitaria, dal vaiolo delle scimmie alla banale influenza, dal covid alle epatiti A-B e il papilloma virus. E ora la PrEP, che sebbene non sia un vaccino, agisce secondo un simile teorema di “prevenzione”.
E’ ora che anche nella comunità gay si cominci ad affrontare un discorso critico sul tema della medicalizzazione della salute, di cui speriamo questo testo possa essere un apripista.

Le TERF sono fasciste? Terf, complottismo e queerfobia

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L’opposizione al movimento delle TERF (‘Trans Exclusionary Radical Feminist’) va inquadrata nella più generale lotta contro ogni forma di fascismo, poiché le TERF incarnano una variante specifica del fascismo.
La caratteristica del movimento delle TERF è di essere composto da donne cisgender, bianche, economicamente privilegiate. La preservazione di questi privilegi e del tipo di femminilità a essi associati è ciò che le spinge a salvaguardare i rigidi confini patriarcali del genere a scapito di donne trans, uomini trans e persone dal genere non conforme.
È qui che arriviamo al vero cuore del TERFismo, e al punto in cui si allinea con il fascismo come movimento più ampio: il TERFismo è una forma di queerfobia specializzata, velata ed estrema. E come forma di fascismo va contrastato, con ogni mezzo necessario.

Smantellare il privilegio cissessuale e altri testi di Julia Serano

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L’attivista transfemminista Julia Serano analizza in questi testi il funzionamento del privilegio cissessuale, ovvero l’utilizzo di un doppio standard per promuovere l’idea secondo cui i generi trans siano diversi e meno legittimi dei generi cis; le modalità specifiche di discriminazione subite dalle donne trans (transmisoginia); i termini che utilizziamo per definire la nostra esperienza di genere.

“È solo allontanandosi dall’idea che vi siano sessi “opposti” e lasciandosi alle spalle i valori culturali che vengono assegnati alle espressioni di femminilità e mascolinità, che sarà possibile avvicinarsi finalmente alla parità di genere. Combattendo contemporaneamente il sessismo oppositivo e il sessismo tradizionale, possiamo rendere il mondo un posto più sicuro per quellx di noi che sono queer, quelle di noi che sono femminili e per quelle di noi che sono femmine, rafforzando così le persone di ogni genere e sessualità.”

E allora gli stupratori? Un approccio anarchico al crimine e alla giustizia [aggiornato]

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Disponibile ora anche una versione espansa con integrazioni dalla versione in castigliano: scarica la versione lettura e stampa

E allora gli stupratori? (What about the rapists?) è un insieme di testi che si focalizzano sui processi di responsabilizzazione basati sulla Giustizia Trasformativa (GT), prendendo come esempi dei processi avviati in ambienti anarchici per far fronte alle violenze sessuali ai danni di soggettività donne e/o trans. Tale insieme di testi ci permette di pensare a nuove modalità di risoluzione dei conflitti che puntino ad una trasformazione radicale (che vada quindi alla radice del problema) degli individui coinvolti e di conseguenza delle comunità che li circondano.

In questa zine verranno affrontati vari punti, tra cui: cos’è la giustizia trasformativa e come funziona; cos’è un processo di responsabilizzazione; perché questi processi sono importanti ai fini di una trasformazione profonda della società; quali sono le insidie e i contro di tali processi…