Lavoro sessuale tra capitalismo, stato e patriarcato. Forme di repressione e pratiche di ribellione

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La scrittura di questo opuscolo nasce dalla necessità di colmare la mancanza di materiale, riflessioni, e traduzioni in lingua italiana che affrontino il tema del lavoro sessuale da un punto di vista anarchico e non riformista/legalitario. Questo testo vuole essere da un lato una critica al sistema etero-cis-patriarcale, razzista, classista, capitalista che produce e perpetua le diverse forme di oppressione, repressione e stigma nei confronti di chi per diverse motivazioni pratica lavoro sessuale, e dall’altro una manifestazione di solidarietà verso le/x sex worker che a fronte delle logiche del dominio che le/x vorrebbe vittime passive, reagiscono e agiscono anche violentemente a esse, individualmente o in gruppo: superando i confini creati e imposti dalle politiche migratorie, ribellandosi al controllo di sbirri, militari e istituzioni, rapinando i clienti e organizzandosi per resistere.