Pink e Black Attack! Antologia di testi anarcoqueer

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Prima antologia di testi tradotti dalla ‘zine statunitense
anarcoqueer “Pink & Black
Attack“.

Indice:

-Introduzione
-Né sbirri né sponsor: il Pride e il problema dell’assimilazione
-Verso un futuro queer più colorato (sul matrimonio)
-Che si fotta il loro matrimonio. Alcuni pensieri sulla natura controrivoluzionaria delle politiche e pratiche assimilazioniste
-Distruzione, non separazione. Alcuni pensieri sulla chiesa e lo stato
-Alcuni critiche sulle leggi contro l’omofobia
-Pensieri sullo sviluppo di una teoria anarchica queer
-Creare una lotta completa: contro il capitalismo, contro la gerarchia
-Identità, politica e anti-politica: una prospettiva critica
-Sul supporto

Papilloma – Come difenderci dall’HPV e da chi ci specula

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HPV, molte e molti hanno già sentito questo nome: papilloma virus.
Si tratta di un virus a trasmissione sessuale recentemente scoperto
e sempre più diffuso con cui è molto facile entrare in contatto.
Di che cosa si tratta?
Come si prende?
Come si combatte?
Chi gestisce la tua salute?
Chi specula sul vaccino?
Un opuscolo per capirci qualcosa e prendere in mano la tua
salute e il tuo corpo

Femminismo e lotta armata nell’Italia degli anni ’70

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“Questa raccolta di documenti costituisce l’inizio di una ricerca che sto compiendo. Nonostante sia lungi dall’essere finita, ho pensato che poteva essere interessante cominciare a pubblicare il materiale da me raccolto. Il tema è vastissimo, ho selezionato qualche documento come spunto di riflessione su quattro dei molti aspetti che lo compongono.
Il primo aspetto su cui ho concentrato la mia ricerca sul rapporto tra femminismo e lotta armata, nonché il più documentato, è sulla guerriglia femminista. Un’introduzione, una breve cronologia di azioni dirette femministe con qualche comunicato di rivendicazione e un racconto costituiscono il capitolo «Guerriglia femminista».
Gli altri tre aspetti rappresentati dai documenti che ho scelto sono uniti nel capitolo «Donne tra lotta armata e femminismo». Essi sono: lo sguardo delle donne militanti nella lotta armata sul femminismo, i ruoli di genere all’interno della lotta armata, lo sguardo del movimento femminista sulla lotta armata”.

Milano 2013 melma @ grrlz.net

Quando il femminismo è transfobico. Pensieri iniziali sull’abolizione del genere

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L’interessante contributo di una femminista anarchica queer riguardo a come alcune concezioni sul genere, anche diffuse tra alcune femministe, possano avere derive transfobiche e autoritarie. In particolar modo problematiche vengono considerate le teorie che concepiscono femminilità e mascolinità come attributi unicamente legati ai concetti di sottomissione/dominio, senza tenere in conto anche i fattori dell’auto-identificazione personale, dell’ espressione e delle inclinazioni di genere di chiunque rientri o meno nel binarismo di genere.

Il corpo costruito, di Colette Guillaumin

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Questo opuscolo parla della costruzione sociale del sesso. Il concetto di base é che il corpo umano non può che essere sessuato. Non esistono individui neutri, dalla nascita veniamo socializzat* come maschi o come femmine, bambini e bambine, uomini e donne. In ogni interazione sociale, il nostro cervello é abituato a cercare di individuare il sesso e il genere della persona che si trova di fronte in modo da capire quali sono i comportamenti adeguati alla situazione.
Questo testo ha diversi aspetti interessanti, perchè analizza e descrive nei dettagli una serie di dinamiche (interventi diretti sui corpi, occupazione dello spazio, immobilizzazione delle donne…) che troppo spesso passano inosservate, ma che sono una parte essenziale della perpetuazione dei ruoli di genere e dei rapporti di potere tra di essi. La banalità e la «naturalezza» di alcuni comportamenti hanno in realtà una funzione precisa nella distribuzione sociale del potere.

Terrore Anale di Beatriz Preciado

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Terrore Anale di Beatriz Preciado viene pubblicato in Spagna insieme alla riedizione de “Il desiderio omosessuale” di Guy Hocquenghem (Melusina, 2009) e crea con questo un dialogo radicale che, a distanza di una trentina d’anni, ne revisiona le posizioni e rende l’ano protagonista di una strategia politica per terrorizzare e sfidare l’eteronormatività totalitaria.

Prenderlo in culo o no? E’ questa la questione

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Quest’opera contiene la trascrizione di una conferenza realizzata dal professor H-K. Schmurgle, in cui si difende la tesi dell’esistenza di un orgasmo maschile anale che si aggiungerebbe al godimento provocato dalla sola stimolazione del pene. Egli propone anche qualche pista per comprendere la posta in gioco legata ai glutei maschili e al sacro retto.
Il testo è seguito in appendice da tavole anatomiche inedite e da un manifesto che rivendica il riconoscimento di un campo più esteso di zone erogene nell’uomo.

Cose di me che mi spaventano

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Riflessioni personali per cercare di superare la supremazia maschile

“Bisogna spronare quelli che hanno privilegi dovuti al genere, perchè esaminino le loro emozioni (o le loro paure) dal punto di vista dei loro privilegi. Dico questo perchè penso che anche gli uomini soffrano del patriarcato, disumanizzando le loro capacità di esprimere o capire le loro emozioni.”

“Precedentemente mi ero chiesto spesso, e in silenzio, perchè dovevo parlare costantemente di genere e razza; ora, la domanda si è invertita: com’è possibile che non pensiamo a questi temi quotidianamente?”

 

Riflessioni sul Privilegio – Affinity # 1

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Gli anarchici che hanno una seria intenzione di sbarazzarsi delle gerarchie hanno bisogno di vedere come loro stessi beneficiano
individualmente da diversi tipi di privilegio, e quindi lavorare per lo smantellamento dei sistemi che rendono possibili quei privilegi.
Tuttavia, quando si fa notare il privilegio a persone che lo possiedono, è raro che vogliano impegnarsi in questo. Arrabbiarsi, mettersi sulla difensiva, sminuire le questioni sollevate e mettersi a parlare invece delle loro esperienze di pregiuzio sono atteggiamenti molto più comuni.

Raccolta di esperienze e riflessioni sulla cultura dello stupro

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I racconti e le riflessioni raccolte in questo opuscolo parlano di esperienze di vita reale, di persone che di fronte a violenze sessuali e stupri hanno avuto il coraggio di alzare la testa nonostante fossero circondate da un ambiente ostile che per gran parte non credeva alle loro storie.

Da sole, o con la solidarietà ed il supporto di poche altre, hanno trovato le parole per descrivere quello che hanno vissuto, prendendo coscienza dell’importanza di condividere la loro storia per stare meglio, per reagire, per comunicare con chi ha vissuto esperienze simili e per agire contro queste violenze sessiste.
La speranza é che la lettura di questi testi susciti non solo un dibattito ma la condivisione di racconti di esperienze tra persone fidate e solidali e più in generale una presa di posizione collettiva di fronte a situazioni simili.

Per critiche, consigli, domande, altre copie di questo opuscolo o qualsiasi altra cosa
scrivi a: partypooper@riseup.net