Edizioni Anarcoqueer

Le ultime uscite delle edizioni Anarcoqueer!

E’ con piacere che annunciamo l’uscita dei primi libri delle edizioni Anarcoqueer! Per ordinare delle copie, scrivere alla mail:
anarcoqueer@riseup.net

“FHAR – Distruggere la sessualità / Culi indiavolati”

“Distruggere la sessualità” e “Culi indiavolati” sono tra i testi più potenti e profondi prodotti dal FHAR (Fronte Omosessuale di Azione Rivoluzionaria), entrambi usciti sul mitico numero di Recherches del marzo 1973, che creò scandalo e fu distrutto dalle autorità. I due testi esplorano il massacro che il capitalismo ha compiuto sui nostri corpi e sui nostri desideri, il livello di addomesticamento a cui li sottomette quotidianamente. Per capire cosa ostacola la liberazione dei corpi e del desiderio anche nelle persone queer, è necessario allora indagare cosa ossessiona l’immaginario omosessuale: le sue rappresentazioni, i suoi archetipi, i suoi binarismi, i suoi fantasmi, anche il fantasma di ciò che esso sostiene di non desiderare.

72 pagine, 6 euro a singola copia,
4 euro da cinque copie in su
Collana Le Affinità Elettive

 

“COME STORMI DEL CAOS.
Un progetto queer nichilista
e insurrezionale”

Una rivisitazione in chiave anarchica delle teorie queer antisociali, per un progetto insurrezionale e nichilista di attacco all’esistente.

128 pagine, 8 euro a singola copia,
5 euro da cinque copie in su
Collana Le Affinità Elettive

Dalla prefazione:
[…] “Come stormi del caos” trae ispirazione da un filone particolare delle teorie queer, quello cosiddetto “antisociale”, pescando in particolare da autori e collettivi come Lee Edelman, Jack Halberstam, Guy Hocquenghem e il FHAR, ma anche da autori e autrici già riconosciutx per la validità della loro critica sociale, anche se non ascrivibili a un ambito anarchico, come Silvia Federici, Jacques Camatte e Walter Benjamin, in particolare per quanto riguarda le loro riflessioni più riuscite sul capitalismo, la domesticazione, il corpo e la storia; non facendo, in questa operazione, distinzioni tra analisi prodotte in ambito accademico e analisi provenienti da ambienti militanti, ma saccheggiando apertamente quegli aspetti della teoria che possono essere declinati in una prospettiva anarchica e scartando quello che invece è ritenuto superfluo o non condivisibile.
La prospettiva insurrezionale dell’attacco, in contrapposizione con una visione attendista che investe energie nella crescita del movimento in vista di una futura ipotetica “rivoluzione sociale”, si accompagna qui a un approccio nichilista di critica a tutti quei progetti “positivi” di riformismo, inclusività o creazione di alternative alle storture sociali, in quanto facilmente recuperabili dal potere e, anzi, materiale utile per la ristrutturazione in chiave “progressista” (e quindi ancora più totalizzante) del sistema capitalista e dello Stato. Da qui l’idea di una queerness che, per esprimere al meglio il suo potenziale, rivendica la propria negatività, trasformando in una promessa quell’accusa reazionaria che la vede come prodromo e sintomo del disfacimento dell’ordine sociale. Una queerness che dev’essere quindi anti-politica, perché proprio la politica, nel suo progettare il futuro per garantire la sopravvivenza dell’ordine sociale, è il luogo principale della riproduzione di quell’ordine. Nel suo incrinare l’ideologia del “futurismo riproduttivo”, una queerness che si rivendica come puramente negativa va a spezzare quelle norme che rendono possibile l’assetto sociale assieme a tutti i suoi ruoli, non solo quelli di genere ma anche quelli militanti e rivoluzionari, che nella loro astrazione tentano di rendere intelligibile il soggetto del rifiuto, mantenendolo nell’alienazione e censurando la sua ricerca di gioia immediata, di conflitto, di godimento. Il futuro come ideologia, come luogo-trappola, che secondo le parole di Bædan “assicura il sacrificio di ogni energia vitale per la pura astrazione del proseguimento idealizzato della società”. […]

 

“DECOLONIZZARE LA PALESTINA.
La Palestina attraverso la storia
e il rainbow washing di Israele”

Mentre è in corso l’ennesima tappa della guerra condotta dallo Stato di Israele contro la popolazione palestinese per la conquista dei suoi territori, pubblichiamo i testi di due persone palestinesi che ripercorrono la storia della colonizzazione delle loro terre e la propaganda di rainbow washing di Israele

164 pagine, 9 euro a singola copia, 6 euro da cinque copie in su

Parte del ricavato del libro sarà benefit per un’organizzazione queer palestinese.

 

“STREGHE ISTERICHE UNTRICI. Il ruolo della medicina nella repressione delle donne”

La riedizione dei due seminali testi degli anni ‘70 di Barbara Ehrenreich e Deirdre English, “Streghe, levatrici e infermiere. Una storia di guaritrici” e “Malesseri e disturbi. La politica sessuale della malattia”, in una nuova traduzione accompagnata da una lunga prefazione e da un ricco apparato di note. Un’analisi storica e sociologica che ripercorre come l’ascesa della professione medica in Occidente sia avvenuta sulla pelle delle donne, attraverso la loro persecuzione, l’annientamento dei saperi ancestrali di cui erano depositarie e la loro patologizzazione sotto varie forme. Dalla caccia alle streghe all’invenzione dell’isteria, passando per la criminalizzazione delle donne povere in quanto “portatrici di germi”, i fatti narrati in questi testi mettono in luce le connessioni storiche tra scienza e potere, tra autorità medica e capitalismo, razzismo e patriarcato.

172 pagine, 10 euro a singola copia, 7 euro da cinque copie in su

Parte del ricavato del libro sarà benefit per Marius Mason, prigioniero trans ecologista negli Usa.

 

“Guerriglia Frocia. Testi di Ed Mead e Rita “Bo” Brown sulla George Jackson Brigade e il collettivo gay anticarcerario Men Against Sexism (1975-1978)”

Racconti di vita e di lotta di Ed Mead e Rita “Bo” Brown, due membri della George Jackson Brigade (GJB), fuori e dentro dall’inferno carcerario. Una lesbica e un gay di estrazione proletaria che impugnano le armi e decidono di lanciarsi in una lotta rivoluzionaria, senza respiro, contro il sistema capitalista, le istituzioni carcerarie, il sessismo, il razzismo e l’omofobia. Dopo una serie di azioni spettacolari (undici attentati, altrettante rapine in banca e la liberazione di un prigioniero) si apre per loro una nuova fase, che non significa affatto una resa ma semplicemente un nuovo scenario di battaglia: quello della lotta dall’interno delle mura.

112 pagine, 8 euro a singola copia, 5 euro da cinque copie in su

Parte del ricavato del libro sarà benefit per prigionierx e progetti queer/transfemministi.